Programma elettorale

Il nostro programma per Capaccio Paestum

Idee, progetti e visione condivisa per il futuro della nostra città

Da soli non possiamo fare nulla ed è insieme che riusciremo a costruire un valido futuro per Capaccio Paestum e per la sua comunità.

INTRODUZIONE

“È in uno specchio d’acqua, sentito e reso come l’aperto mare che si distende verso l’infinito dell’orizzonte, che si lancia il giovane tuffatore, e la pittura rappresenta il transito dell’anima verso la vita ultraterrena.” (cit. Mario Napoli)


La nostra amata Capaccio Paestum vanta un parco archeologico unico al mondo, patrimonio dell’umanità. L’unicità del nostro territorio millenario ed irripetibile, la possente storia artistica e culturale, la bellezza e la forza feconda della sua terra, le grandi intuizioni di imprese illuminate, il valore dei suoi prodotti sono e restano il perno del vero sviluppo e della vera crescita.


La nostra Città ha bisogno - ora più che mai - di un rinnovato abbraccio identitario, di essere una comunità coesa e gentile, lontana da condizionamenti di parte.


Lo spirito che caratterizza la nostra coalizione è e sarà il comune sentire, la coralità dell’azione amministrativa, non il singolo al comando ma un popolo che sceglie e si rende artefice del proprio destino.


Il mare, i fiumi, il centro storico, le contrade e i valori paesistici mai più oggetto di speculazioni. Il nostro obiettivo è riappropriarci del “Genius Loci” fonte certa di sviluppo ed occupazione.


Ognuno sarà artefice della rinnovata Capaccio Paestum, coinvolgendo la potenza che la società civile può esprimere nella gestione del bene comune.

LEGALITÀ E TRASPARENZA

La stretta osservanza delle regole e la trasparenza dell’azione amministrativa sono cardini imprescindibili di ogni buona azione di governo.


Obiettivo dell’Amministrazione è diffondere e favorire la cultura della legalità e della cittadinanza attiva, recepire e impegnarsi a costruire e a ripristinare il bisogno di legalità che la città invoca.


Il cittadino, finalmente soggetto attivo dell’azione amministrativa dovrà e potrà esercitare il proprio diritto di controllo e di verifica dell’azione di governo della città, contribuendo a migliorarne l’attività e a prevenire fenomeni corruttivi.


I beni pubblici e ogni opera pubblica dovranno essere oggetto di monitoraggio secondo i canoni del buon andamento dell’azione amministrativa e in termini di fruibilità ed economicità degli stessi.


Dovrà essere svolta un’azione di verifica e di analisi sui conti pubblici e sul reale stato patrimoniale dell’Ente, analizzando la situazione di fatto esistente con particolare riguardo all’esposizione debitoria.

RISANAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO

La gravissima e nota situazione economico finanziaria in cui versa il Comune di Capaccio Paestum impone scelte programmatiche coraggiose e lungimiranti.


L’obiettivo è di raggiungere un risanamento vero e strutturale, salvaguardando sempre i diritti delle fasce più deboli.


Il risanamento dovrà quindi partire:

  • dall’eliminazione di tutti i costi inutili, incompatibili con un programma di governo trasparente, libero da condizionamenti e fondato sul merito;
  • dalla dismissione delle partecipazioni possedute dal Comune in Consorzi, Unioni ed Enti vari;
  • dalla riduzione delle spese della politica;
  • dalla razionalizzazione dell’utilizzo degli immobili pubblici al fine di assicurare i necessari spazi per i servizi pubblici con eliminazione e/o riduzione dei contratti di locazione passivi;
  • dal recupero di crediti vantati dal Comune di Capaccio Paestum al fine di alleggerire la pressione fiscale;
  • dalla valorizzazione e, ove necessario, dall’alienazione a titolo oneroso di beni del patrimonio non funzionali al perseguimento di interessi collettivi.

SERVIZI SOCIALI E SANITARI

Capaccio Paestum si trova di fronte ad un’emergenza sociale che coinvolge giovani, anziani e diversamente abili, categorie di persone accomunate da crescenti difficoltà economiche.


La situazione di criticità colpisce soprattutto le famiglie numerose, monogenitoriali e con genitori operai e/o disoccupati.

I recenti dati ISTAT raccontano una realtà drammatica, peggiorata dalle crisi economiche.


Se i giovani rappresentano il volto più visibile di questa emergenza, gli anziani non sono immuni da tali difficoltà. Oggi molti anziani si trovano a sostenere figli e nipoti con pensioni sempre più erose dall’inflazione e dalle spese sanitarie.


Il loro contributo economico, seppur fondamentale spesso non basta a scongiurare la povertà, creando un circolo vizioso che colpisce intere famiglie.


Servono quindi interventi mirati per sostenere le famiglie vulnerabili e gli anziani, che spesso agiscono come “ammortizzatori sociali” in una rete familiare sempre più fragile.


Politiche di sostegno al reddito, investimenti in servizi sociali e misure contro l’esclusione economica devono diventare una priorità per arginare un fenomeno che rischia di compromettere il futuro delle nuove generazioni e di aggravare il già pesante squilibrio territoriale.


Capaccio Paestum deve riacquistare il ruolo di protagonista all’interno del Piano di Zona e creare una “rete” di ascolto e di collaborazione con le numerose Associazioni presenti sul territorio.


È necessario incentivare la costruzione, il recupero, l’aggiornamento di strutture sanitarie, educative e sociali per migliorare il benessere della comunità, come anche individuare adeguati spazi per la socializzazione delle persone, creare spazi e servizi per il miglioramento della qualità di vita dei residenti.


È prioritario garantire, per quanto di competenza del Comune, un sistema sanitario efficiente ripristinando quei servizi essenziali gravemente soppressi e/o ingiustificatamente ridimensionati, tra questi l’immediata riapertura del PSAUT (Presidio Sanitario ad Assistenza Territoriale) di Capaccio Paestum di cui è stata prevista la chiusura nelle ore serali e notturne a partire dal 15 settembre 2024 a causa di una carenza di personale medico; contribuire affinché siano garantiti i servizi necessari per dare sicurezza e assistenza alla cittadinanza e ai turisti.


Per fare ciò è indispensabile creare adeguati sistemi di collaborazione con i medici di base presenti sul territorio e che cooperano con la medicina locale, in particolare con le strutture sanitarie e sociali territoriali. In queste strutture i medici di famiglia lavorano insieme agli infermieri e ad altri specialisti ambulatoriali e, in alcuni casi agli specialisti ospedalieri per garantire una continuità tra l'assistenza ospedaliera e quella territoriale.


Questa collaborazione permetterà una gestione più efficace dei servizi sanitari e sociali a livello locale, con un miglior accesso per i pazienti e una maggiore integrazione tra le diverse figure professionali; i medici di base avranno un ruolo imprescindibile per indicare all’Amministrazione la strada da seguire e gli obiettivi da raggiungere, perché i servizi sociali e sanitari rappresentano una priorità per Capaccio Paestum, per i cittadini che vi abitano e per i turisti provenienti da tutto il mondo.


Il futuro di Capaccio Paestum passa dalla capacità di sostenere i più deboli, dall’infanzia alla terza età e di costruire una società più equa e solidale.

SICUREZZA

Un diritto che non può e non deve rimanere soltanto uno slogan, ma che va garantito ogni giorno con azioni concrete, non con promesse o parole vuote.


Garantire sicurezza non significa solo aumentare la presenza di telecamere oppure di forze dell’ordine sul territorio. Certo, questi sono importanti e fondamentali ma non sufficienti. Una vera sicurezza nasce da un lavoro minuzioso e profondo che coinvolge ogni aspetto della nostra comunità: la cura del territorio, il sostegno alle famiglie, l'ascolto dei giovani, la protezione dei nostri anziani e non da ultimo la diffusione della “cultura di sicurezza” in tutti gli ambienti (istituzionali, scolastici, associativi e comunitari).


Sicurezza significa edificare un ambiente in cui ciascuno possa sentirsi tutelato, ascoltato e parte di una comunità viva. È un impegno che va affrontato con serietà, nel pieno rispetto delle leggi, con il coinvolgimento delle istituzioni, delle forze dell’ordine, ma anche della cittadinanza attiva.


Per questo crediamo sia fondamentale partire da un piano chiaro, concreto, realizzabile e condiviso che interessi per lo più le metodologie preventive e proattive. Non servono soluzioni improvvisate o interventi isolati, ma una visione d’insieme, costruita con competenza, ascolto e senso di responsabilità. Solo così potremo garantire una sicurezza vera, duratura e realmente percepita da tutti.


Per garantire un'efficace pianificazione degli interventi in materia di sicurezza urbana, si propone l’istituzione di un “Ufficio Sicurezza”. Tale struttura, ispirata a modelli internazionali, già attuata in diverse città, opererebbe in stretto raccordo con il Sindaco.


I suoi compiti principali includeranno la raccolta, analisi e interpretazione dei dati relativi alla sicurezza cittadina, al fine di indirizzare in modo preventivo e mirato l’azione delle Forze dell’Ordine, ottimizzandone l’impiego in base alle reali necessità del territorio. In parallelo l’Ufficio avrebbe il compito di attivare sinergie con i servizi sociali, le realtà del terzo settore e gli enti di vigilanza e volontariato, come Protezione Civile, Guardie Ambientali ed Ecozoofile, per intervenire sulle situazioni di rischio, disagio ed emarginazione, contribuendo così ad una sicurezza più inclusiva e sostenibile. Un simile approccio integrato permetterà anche un uso più efficiente delle risorse economiche destinate alla sicurezza urbana. L’operatività dell’Ufficio si concretizzerà nella redazione di report riservati sull’andamento della sicurezza urbana, elaborati sulla base di diverse fonti e metodologie come:

  • l’analisi statistica dei reati, in collaborazione con le Forze di Polizia presenti sul territorio;
  • la raccolta sistematica di informazioni sui problemi di sicurezza segnalati da Forze dell’Ordine,
  • enti di prossimità (circoscrizioni), associazioni economiche e cittadini.


Le indagini sulla percezione della criminalità vanno differenziate per fasce di popolazione (anziani, adulti, giovani) e per categoria (residenti, operatori economici, ecc.).


Mappare il territorio in una sorta di “aree a rischio” e “valutazione delle criticità” che queste presentano (luoghi soggetti a furti, aree interessate da eventi ambientali e naturali, aree dismesse e vandalizzate, ecc.) in pratica avere la conoscenza “tecnica” del territorio. Trattasi di uno strumento che consente di conoscere perfettamente le aree e i luoghi della città, per scopi di eventi e dissesti idrogeologici nonché efficace per la prevenzione dei crimini e del vandalismo. Attività che dovrebbe essere affiancata da strumenti e software all’avanguardia e di simulatori 3D.


Tra vari soggetti e livelli per assicurare elevate e significative attività di sicurezza, in quanto affronta l’argomento e l’attività in modo integrato e multidimensionale, esso favorisce un modello di sicurezza urbana non solo repressivo, ma anche preventivo, partecipato e orientato al benessere collettivo. I suoi punti cardine sono:

  • un coordinamento efficiente degli interventi, evitando sovrapposizioni e garantendo una copertura capillare del territorio;
  • la prevenzione integrata dei fenomeni di disagio e devianza attraverso il coinvolgimento di soggetti educativi e sociali;
  • risposte personalizzate e adattate alle specifiche esigenze dei contesti urbani locali;
  • maggiore fiducia e partecipazione dei cittadini, grazie alla visibilità e coerenza delle azioni istituzionali;
  • monitoraggio e valutazione condivisi, utili per migliorare costantemente le politiche di sicurezza.

ACCORDO CON LE ISTITUZIONI

L’individuazione delle urgenze sono priorità per la sicurezza urbana, per la prevenzione del crimine e per la diffusione e tutela della legalità (c.d. Patto per l’Attuazione della Sicurezza, D.L. 20 febbraio 2017, n.14, art.5, agg. 11.04.2025) allo scopo di stabilire azioni comuni con interventi mirati per la prevenzione dei crimini; tra questi:

  • il controllo del territorio;
  • la gestione delle emergenze e garantire la sicurezza dei cittadini.


Scopo di questa iniziativa è:

  • prevenire, contrastare e reprimere fenomeni di criminalità nonché di illegalità;
  • facilitare la collaborazione, ovvero l’integrazione, tra Polizia statale e Polizia locale;
  • favorire la sicurezza partecipata attraverso il coinvolgimento della comunità locale.


La formazione è uno strumento non da poco conto nella pianificazione, tutela e sviluppo della “sicurezza urbana”. Dovrà essere continuativa, qualitativa e multidisciplinare e organizzata con metodi e strumenti per l’apprendimento di nuove materie e strategie di prevenzione. Per quanto riguardo la Polizia Locale, oltre alla formazione obbligatoria di base (Normativa nazionale e locale; Codice della Strada, Materie di Polizia Amministrativa, Tecniche operative, ecc.) sarà utile estendere la formazione anche a livelli avanzati e specialistici.

AMBIENTE

In una prospettiva di paesaggio sostenibile, inteso come sistema vivente ed ecologico è possibile organizzare una piattaforma per determinare nuovi paradigmi della trasformazione territoriale, attraverso una pianificazione urbanistica che valuti la maglia dei sistemi ecologici del territorio e ne rappresenti dettagliatamente azioni e progetti in chiave unitaria.


Il valore degli ecosistemi di un territorio sono di fondamentale importanza per la dotazione di servizi che riescono a fornire ai suoi abitanti: la pesca, il cibo, gli animali, le materie prime, la regolazione della qualità dell’aria e del clima, l’impollinazione, la mitigazione di eventi distruttivi causati dai bruschi cambiamenti climatici, ecc.


Da un rapporto del 2010 dell’Agenzia Europea dell’ambiente emerge che i territori dotati di maggiori servizi ecosistemici sono capaci di recuperare più velocemente i danni causati dai cambiamenti climatici a cui stiamo andando incontro (forti piogge, elevate temperature, ecc.). I servizi ecosistemici rappresentano il capitale naturale del territorio: più alti sono i livelli di capitale naturale maggiore è la capacità di rigenerarsi da eventi climatici avversi.


L’urbanizzazione delle aree agricole rischia di prefigurare scenari poco incoraggianti con la progressiva perdita di biodiversità, dei valori paesaggistici, della capacità di prevenzione e mitigazione a seguito di eventi climatici dannosi.


Si adotteranno politiche localI per rafforzare il capitale naturale, in particolare l'aria, l'acqua, il suolo, i boschi, le acque dolci, le zone umide e gli ecosistemi marini.


I nostri obiettivi prioritari:

  • orientare lo sviluppo locale verso un modello di crescita rigenerativo e velocizzare la prospettiva della transizione ecologica verso un'economia circolare, in particolare nei settori della zootecnia e nella gestione dei rifiuti;
  • perseguire l'obiettivo “inquinamento zero”, compreso quello dell'aria, dell'acqua e del suolo, e proteggere la salute e il benessere dei cittadini;
  • proteggere, preservare e ripristinare la biodiversità e rafforzare il capitale naturale, in particolare l'aria, l'acqua, il suolo, le foreste, le acque dolci, le zone umide e gli ecosistemi marini;
  • ripristinare le aree dunali attraverso una loro mappatura al fine di preservare la flora e la fauna;
  • strenua lotta agli sversamenti abusivi nelle acque e nel suolo;
  • ridurre i carichi sull’ambiente connessi alla produzione, alla trasformazione e alla gestione delle risorse, in particolare nei settori dell'energia, dello sviluppo industriale e della grande distribuzione, dell'edilizia e delle infrastrutture, della mobilità e dei sistemi alimentari;
  • creazione di distretti agro-zootecnici per la tutela ed il corretto uso delle zone rurali finalizzati anche alla individuazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile in ambiti ottimali e, pertanto, funzionali esclusivamente alle aziende ricadenti in detto distretto; l’individuazione dei distretti vedrà la partecipazione delle aziende esistenti sul territorio anche al fine di risolvere l’annosa problematica dello smaltimento dei liquami provenienti dalla filiera bufalina.


Sarà inoltre indispensabile la realizzazione di una struttura da adibire a ricovero per animali da compagnia al fine di tutelare quanto più possibile i cani e i gatti presenti sul territorio comunale.

LAVORO E SVILUPPO

Sarà obiettivo primario favorire e creare ogni opportunità lavorativa sul territorio comunale attraverso e soprattutto i grandi attrattori presenti: Commercio e Attività produttive, Agricoltura e Artigianato, Turismo e Cultura.

COMMERCIO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Per l’affermazione di concrete condizioni di sviluppo del commercio, dovrà essere articolata al fine di creare una rete commerciale diffusa che vedrà coinvolti tutti i borghi, ai quali andrà garantita la presenza di servizi ai cittadini residenti.


Gli obiettivi:

  • istituzione di un tavolo permanente di confronto con gli operatori del settore per individuare e pianificare le migliori politiche di sviluppo del commercio locale;
  • predisposizione di un piano urbano che potenzi il commercio all’interno dei borghi, anche attraverso itinerari culturali migliorando la mobilità;
  • potenziamento del mercato dei prodotti agricoli a chilometro zero con la commercializzazione di prodotti tipici locali;
  • creazione di isole pedonali utili a promuovere lo shopping, ad allestire eventi e favorire aggregazione;
  • incentivare forme di associazione tra i commercianti finalizzate alla competitività degli acquisti;
  • completamento e attuazione del PIP nel più breve tempo possibile anche la fine di creare nuovi posti di lavoro nelle aziende che ivi si svilupperanno.

AGRICOLTURA

Il territorio di Capaccio Paestum comprende una vasta area ad uso agricolo, la quale si estende tra la pianura e nei luoghi più accessibili dei versanti collinari. Lo sviluppo delle aree agricole ha avuto inizio a partire dal 1953, quando la Sezione speciale per la Riforma Agraria inizia ad attuare sul nostro territorio la trasformazione fondiaria, attraverso la costruzione delle case coloniche sparse con l’annessa quota di terreno e i centri servizio di Gromola e Capaccio Scalo.


I report provenienti dall’Europa e dal Governo restituiscono un quadro allarmante sul consumo di suolo, il quale rischia di aggravarsi notevolmente se non si interviene con strumenti urbanistici ispirati ai principi dello sviluppo sostenibile.


Il crescente consumo di suolo determina un grave pregiudizio al paesaggio che è sempre stato essenzialmente agrario. Trascurare il fenomeno significherebbe riportare conseguenze negative sulla qualità dell’alimentazione e dell’ambiente, oltre a creare cornici di paesaggio anonime ed alienanti.


Proprio le aziende biologiche, attraverso la diversificazione, sono il miglior esempio di multifunzionalità, d’innovazione nel rapporto con il consumatore e di capacità di riaprire i mercati locali dimostrandosi più resilienti sul piano economico e in sintonia maggiore con i bisogni dei cittadini.


I nostri obiettivi prioritari:

  • sviluppare itinerari agrotecnici, orientati alla mitigazione e alla resilienza climatica;
  • attuare strategie per valorizzare la frazione biodegradabile di sottoprodotti delle attività agricole e zootecniche in un'ottica di economie circolari;
  • la produzione di cibo sano;
  • la commercializzazione dei prodotti della filiera agroalimentare attraverso la realizzazione di una piattaforma multicanale di fornitura dell’ortofrutta di alta qualità, al fine di diventare elemento attrattivo nella catena di distribuzione dei prodotti freschi;
  • la cura delle risorse naturali e del paesaggio: azioni di riqualificazione paesistico – ambientale attraverso azioni e progetti da individuare nei borghi di Gromola e Spinazzo;
  • il rafforzamento del tessuto sociale delle aree rurali;
  • la valorizzazione delle piccole aziende e delle produzioni locali di piccola e media scala;
  • la costituzione di reti d’impresa per favorire la creazione di mercati e filiere agroalimentari locali e sostenibili;
  • istituzione di un tavolo permanente di confronto con gli operatori del settore per individuare e pianificare le migliori politiche di sviluppo del settore.


È attraverso queste politiche che si può rilanciare l’economia locale e ricostruire un sistema di relazioni in grado di sostenere una rinnovata integrazione città-campagna.

CULTURA E TURISMO

Gli attrattori di turismo del nostro territorio, unico a livello mondiale sono rappresentati dal Parco Archeologico della città di Paestum, dal sito archeologico dell’Hera Argiva, dal sito Madonna del “Granato” con i resti del Castello, da Capaccio capoluogo e segnatamente il borgo di Monticelli, dai monti capaccesi, dal litorale, dal fiume Sele e dalle Sorgenti di Capo di Fiume.


Certamente Paestum riveste un ruolo centrale nel nostro Comune e riverbera la sua forza attrattiva su tutto il paese che, tuttavia, non è fine a sé stessa. Se enucleata dal suo territorio la stessa Paestum perde la sua capacità attrattiva e ne soffre il territorio stesso.


Bisogna, pertanto, integrare fra loro mare e montagna e viceversa.


Il turismo ha bisogno di ritrovare nel nostro comune le bellezze naturali così come ci sono pervenute dall’antichità e, purtroppo, puntualmente devastate e danneggiate a partire dagli anni del boom economico fino ai giorni nostri.


Molteplici le vie da seguire per ridare dignità ai nostri tesori a partire dal decoro urbano, dal disinquinamento delle acque e dai rifiuti zero. Argomenti già trattati nella parte del programma dedicata alle politiche ambientali, la cui attuazione restituirebbe al mare e al fiume Sele i colori oramai dimenticati e renderebbe vivibile il territorio.


Dovranno essere favorite le collaborazioni istituzionali tra i diversi Enti che a vario titolo e competenza si occupano del patrimonio culturale. Le risorse culturali dovranno essere potenziate anche e soprattutto al fine di attrarre e gestire bandi comunitari.


Un territorio riappacificato con la natura è un volano incredibile per incentivare un turismo di qualità e insieme ad esso la proliferazione di attività commerciali, aziende turistiche legate all’accoglienza, alla ristorazione e al tempo libero così come espresso nelle parti del presente programma relative al Puc.


La valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale e storico, l’organizzazione di eventi culturali e la promozione del turismo sono obiettivi fondamentali per lo sviluppo del territorio, per l’attrazione di investimenti economici e per la creazione di nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico in tutte le aree comunali.


Aspetti che possono e devono essere concretizzati attraverso una serie di accordi e convenzioni con tutti gli attori in campo e dunque col Ministero della Cultura, con le strutture ricettive, con le aziende di trasporto, con le associazioni che organizzano spettacoli al fine di creare una rete con al centro l’Area Archeologica.


Da tale perno partiranno percorsi le cui destinazioni saranno le altre zone di interesse della Città che dovrà arricchirsi anche di nuovi luoghi della cultura come, ad esempio, Palazzo Stabile nel quale ospitare un museo di respiro medioevale nonché mostre temporanee da affidare a realtà culturali del territorio e non solo.


L’Area Archeologica dovrà tornare a essere il contesto ideale per la realizzazione di spettacoli teatrali che riportano alle origini greche della città, prendendo esempio dagli eventi ospitati nei Parchi Archeologici siciliani e calabresi. Siglare accordi con gli istituti scolastici ed università nazionali ed internazionali sarà il motore immobile di questa progettualità il cui scopo è aumentare la presenza turistica a Capaccio Paestum durante tutto l’anno, sfruttando le potenzialità territoriali.


Inoltre saranno incentivate le ricerche archeologiche sensibilizzando il Ministero ai Beni Culturali a intensificare numero e qualità degli scavi sia all’interno che all’esterno delle mura.

TERRITORIO

Il Comune di Capaccio Paestum ha un territorio di rilevante interesse paesaggistico, ambientale e storico – culturale da tutelare per le future generazioni. La sua estensione di 112,87 chilometri quadrati lo rende uno dei territori più estesi della provincia di Salerno.


La struttura urbano - territoriale si compone di diverse località diffuse su tutto il territorio, oltre al Capoluogo: Capaccio Scalo, Paestum, Santa Venere, Laura, Gromola-Foce Sele, Spinazzo-Varco Cilentano, Ponte Barizzo, Torre-Licinella, Seude, Cafasso–Borgo Nuovo, Rettifilo-Vannulo, Capo di Fiume e Vuccolo Maiorano.


Sono decenni che i cittadini di Capaccio Paestum attendono un nuovo Piano urbanistico comunale (PUC): uno spazio temporale nel quale tante opportunità di crescita per i cittadini sono venute meno, a causa della mancanza di visione e programmazione della futura città. Ad oggi, siamo fermi all’ultima stesura del vigente PRG risalente al 1987 e approvato con Decreto della Giunta Regionale il 03/05/1991, n.3623.


Riteniamo prioritario che il Comune di Capaccio Paestum si doti del PUC, che sia strategico per la crescita e lo sviluppo del territorio: con l’obiettivo di creare le migliori condizioni di “Integrazione e Identità” per le innumerevoli località disseminate su tutto il territorio comunale.


Il programma degli interventi del piano urbanistico individuerà azioni e progetti da attuare attraverso il coinvolgimento e la condivisione delle risorse umane, spaziali, sociali e ambientali presenti sul territorio.


L’approccio metodologico di redazione del PUC si dovrà ispirare ai principi della sostenibilità e della tutela paesaggistica nonché alle regole della perequazione urbanistica, con l’obiettivo di ridurre decisamente il consumo di suolo e di costruire una città con un elevato standard di comfort urbano.


Le aree verdi ancora non urbanizzate nell’ambito delle località consolidate (Capaccio Scalo, Santa Venere, Licinella, ecc.) dovranno essere destinate ad uso pubblico (parchi urbani) e, altresì, ritenerle occasione di rafforzamento del sistema di connessione e di relazione.


La tutela e l’uso del suolo dovranno puntare alla riqualificazione delle unità di paesaggio; al recupero del centro storico al Capoluogo; alla rigenerazione urbana degli insediamenti diffusi delle località con la creazione di aree verdi attrezzate; alla riqualificazione paesistico – ambientale del litorale marittimo, della contigua fascia pinetata e delle zone agricole; alla valorizzazione del Parco Archeologico di Paestum e dell’Heraion dei valori ambientali presenti sul territorio; l’individuazione di parcheggi nell’ambito delle località più congestionate dal traffico urbano, causa di inquinamento ambientale e acustico; alla mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di una rete intermodale che colleghi le varie località; al completamento delle opere pubbliche non ultimate; al miglioramento di quelle concluse prevedendo le necessarie aree a parcheggio nonché il potenziamento del trasporto di accesso all’arenile e adeguati sistemi di sicurezza.


È necessario lavorare nel medesimo tempo sull’ambiente, sulle risorse umane e sulle economie.


Vogliamo adottare, nei primi mesi della nuova amministrazione, un documento che spieghi in modo chiaro, così da essere compreso e condiviso dai cittadini, quale visione guiderà l’azione amministrativa del Comune, attraverso quali attività e progetti si intende renderla concreta e fattibile, come coinvolgere tutta la comunità locale e come combinare insieme le differenti risorse che il territorio possiede: questo è l’impegno che si vuole rispettare.


Daremo un forte impulso alla partecipazione per rafforzare la coesione fra coloro i quali dovranno cooperare per raggiungere gli obiettivi.


Tutti gli attori locali, pubblici e privati e singoli cittadini saranno chiamati a partecipare attraverso seminari, tavoli di lavoro, proposte progettuali nella gestione del territorio.


Il primo passo della nuova amministrazione sarà quello di indire una conferenza programmatica, alla quale fare seguire la redazione da adottare nell’arco di pochi mesi.


Nel 2022 la Regione Campania ha approvato la Legge n. 13: “gli interventi sulla Rigenerazione Urbana, al fine di contrastare il consumo del suolo, incentivando il recupero, il riuso e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente e dei tessuti urbani favorendo usi compatibili degli edifici e degli spazi pubblici e privati, nonché promuovendo la qualità urbana ed architettonica”.